Come sviluppare idee di business innovative per startup

Perché voglio sviluppare un’idea di business innovativa?

È la prima domanda che dovrebbe porsi una startup che desidera entrare sul mercato. La risposta fornisce una spinta potente che aiuta l’azienda a raccontarsi al meglio, ad entrare in sintonia con Clienti, Team e collaboratori, ma anche a definire la sua visione (futuro, scopo e valori), la direzione che sta prendendo e che può essere necessario ricalibrare nel corso del tempo.

Una volta capito il perché, è necessario sviluppare un’idea innovativa, che risolva problemi preesistenti (manifesti o latenti) oppure che identifichi ambiti di applicazione diversi per innovazioni già disponibili sul mercato. Esistono metodologie differenti per farlo, tra cui troviamo il Design Thinking e il Customer Development.

Una volta identificata, l’idea di business deve essere testata con il Value Proposition Canvas, uno strumento che consente di misurare la forza propositiva del prodotto o del servizio, cioè la sua capacità di soddisfare i bisogni dei clienti e portare i vantaggi desiderati.

Design Thinking

Che cos’è

Il Design Thinking è una metodologia utile per affrontare problemi complessi e generare soluzioni creative. Mette al centro l’individuo e promuove una cultura di ascolto, collaborazione e innovazione, concentrandosi sui bisogni delle persone, delle aziende e dei clienti.

Le fasi

Le fasi possono sovrapporsi e ripetersi più volte per ottenere soluzioni sempre più in linea con le esigenze degli utenti.

fase 1

EMPATIZZAZIONE

Si osservano le persone e si interagisce con loro per identificarne bisogni, sfide e comportamenti emotivi. Il risultato è la creazione delle personas (archetipi di utenti reali)

fase 2

DEFINIZIONE DEL PROBLEMA

Viene descritto in modo chiaro e conciso e poi esaminato dal punto di vista dell’utente, per capire dove è necessario intervenire.

fase 3

IDEAZIONE

Il gruppo di lavoro si riunisce in più occasioni per generare diverse idee innovative per affrontare il problema.

fase 4

PROTOTIPAZIONE

Le idee più promettenti vengono trasformate in prototipi tangibili (modelli, simulazioni o rappresentazioni visivi) per essere testate e valutate.

fase 5

TEST

I prototipi vengono testati con gli utenti finali per ottenere feedback e valutare l’efficacia delle soluzioni proposte.

Customer Development

Che cos’è

Il Customer Develpment parte dalla costruzione di un’ipotesi, da testare sul cliente senza costi eccessivi: un MVP (Minimum Viable Product) una versione “essenziale” del prodotto o del servizio. L’MVP viene costantemente modificato fino a quando non risponde ai bisogni o è in grado di risolvere il problema riscontrato dagli utenti finali.

Le fasi

Partono dal cliente e non dal prodotto.

fase 1

CUSTOMER DISCOVERY

Indaga il Problem Solution Fit per capire se si sta affrontando un problema realmente importante per i potenziali clienti. La risposta arriverà dall’MVP.

fase 2

CUSTOMER VALIDATION

Il Cliente valida l’MVP. Questa fase aiuta a capire se la soluzione immaginata genera valore che può essere estratto e tradotto in ricavi per la startup.

fase 3

CUSTOMER CREATION

È l’insieme delle modalità attraverso cui la startup decide di acquisire il maggior numero di clienti possibile.

fase 4

COMPANY BUILDING

La startup si struttura e crea processi interni con l’obiettivo di diventare una vera e propria impresa.

Value Proposition Canvas

Che cos’è

Il Value Proposition Canvas è lo strumento che serve a testare le soluzioni di valore per i clienti. Si focalizza su due aspetti fondamentali: il segmento di mercato a cui si rivolge l'offerta innovativa e la value proposition.

Le fasi

Il template è composto da due parti: il profilo del cliente (a destra) e la mappa del valore (a sinistra) con al centro la proposta di valore. Il primo step è individuare il segmento di mercato, per poi passare a definire il profilo del cliente tipo. Poi bisogna ideare la value proposition e definire la mappa del valore, che andrà confrontata con il profilo del cliente.

fase 1

PROFILO CLIENTE

Qui vanno inseriti i bisogni, i desideri, le frustrazioni e i benefici attesi dal cliente, suddivisi in tre categorie (pain, gain, jobs to be done).

fase 2

MAPPA DEL VALORE

Qui vanno inseriti i pain relievers e gain creators, cioè le soluzioni, i benefici, i miglioramenti e le riduzioni che il prodotto o il servizio offrono al cliente e i vantaggi e le differenze rispetto alle soluzioni dei competitor.

fase 3

MISURAZIONE DELLA FORZA DELLA VALUE PROPOSITION

Si confrontano profilo e mappa del valore per capire se il prodotto o il servizio risolve i problemi del cliente, crea i vantaggi desiderati e ha degli elementi di unicità rispetto alla concorrenza.