Teoria della mente e propensione alla Gender Equality - Podcast

Voce ai protagonisti dell’innovazione con la nostra rubrica  di podcast "Innovation Coffee e seminari dell’innovazione" dedicata a temi di frontiera e della ricerca applicata di Artificial Intelligence e Neuroscience.

Un viaggio nel cuore dell’innovazione con speaker di eccellenza, che, episodio dopo episodio, sondano scenari futuri e analizzano i trend più recenti. E siete voi a scegliere come e quando salire a bordo e fare questo viaggio insieme a noi.

Accendiamo il microfono del Podcast,  siamo con:

^{Post-doc researcher nel Crossmodal Perception and Plasticity Laboratory} 

Di cosa parliamo nel podcast 

Una serie di studi psicologici e neuroscientifici riportano una relazione controintuitiva tra gli indicatori socio-economici relativi all'equità di genere e le differenze di attitudine e performance tra uomini e donne. Nello specifico, per queste ricerche, esisterebbe un "gender equality paradox" secondo cui culture contraddistinte da una maggiore equità di genere, sarebbero le stesse in cui i due sessi di differenziano maggiormente nelle scelte di carriera o nelle attitudini scolastiche. Per i sostenitori del "gender equality paradox" quando uomini e donne sono davvero liberi di seguire le proprie preferenze e attitudini, le differenze biologiche tra i sessi si rivelano pienamente, portando gli uomini a preferire attività orientate agli oggetti e le donne quelle orientate alle persone.

Partendo dai risultati di una ricerca condotta insieme alla divisione Diversity and Inclusion di Intesa Sanpaolo, in questo intervento si dimostrerà che le differenze tra uomini e donne possono essere in larga misura determinate dalla cultura e dal tessuto sociale in cui le persone di sviluppano. I risultati ottenuti evidenziano che la differenza tra donne e uomini nell'intuire i pensieri e le emozioni degli altri - ovvero le capacità di teoria della mente -, si riduce in società caratterizzate da una maggiore equità di genere.  Nel Podcast parliamo di queste evidenze che sono in netto contrasto con l'ipotesi del "gender equality paradox" e sottolineano che la costruzione di una società più equa si fonda sull'educare all'empatia e al mettersi nei panni degli altri.