Startup Tales | Come Qwarzo rivoluziona il packaging rendendolo sostenibile e circolare
La PMI innovativa di Rovato (BS) ha sviluppato un coating innovativo minerale, che conferisce a carta e altri substrati le caratteristiche funzionali della plastica senza alterarne la riciclabilità
Rivoluzionare il settore del packaging con una soluzione innovativa alternativa alla plastica e ai danni che provoca, sfruttando la silice per realizzare un rivestimento (coating) in grado di conferire a carta, tessuti, metalli e altri substrati nuove caratteristiche funzionali senza impatti negativi sull’ambiente, seguendo due dei principi su cui si basa il paradigma dell’economia circolare (ridurre l’utilizzo di materie prime mantenendone inalterata la riciclabilità).
È questa, in estrema sintesi, l’innovazione frutto di oltre 25 anni di ricerca e sviluppo di Qwarzo, PMI innovativa fondata dall’ingegnere Luca Panzeri che vanta profonda esperienza nello sviluppo di tecnologie innovative e sostenibili per il settore dello stampaggio di materie plastiche ed è oggi CTO e Responsabile R&D dell’azienda.
La tecnologia brevettata Qwarzo® inventata da Panzeri, infatti, è priva di elementi nocivi. Inoltre, a differenza dei tradizionali coating realizzati sia con polimeri plastici che organici, Qwarzo® unisce le qualità e le performance delle predette soluzioni rendendo i materiali su cui viene applicata resistenti all’acqua, ai grassi, e al calore, senza intaccarne la riciclabilità e il conseguente riutilizzo.
Origini e crescita di Qwarzo
Qwarzo nasce come startup innovativa fondata nel Lecchese da Luca Panzeri nel 2015. Dopo un’intensa attività di R&D, nel 2019 l’innovazione circolare raggiunge il primo stadio di maturità e, complice la maggiore sensibilità rispetto alle tematiche legate alla sostenibilità, a febbraio dello stesso anno il coating di origine minerale è riconosciuto come Design Track Winner durante l’Ocean Plastic Innovation Challenge organizzato da National Geographic e Sky Ocean Ventures: premio che ha celebrato le soluzioni innovative di Qwarzo nel ridurre l’impiego di plastica monouso a livello globale. Nel 2020 Qwarzo è diventato il primo firmatario del Manifesto del Decennio delle Nazioni Unite delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile - promosso dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO -, dimostrando il proprio impegno per migliorare le condizioni degli Oceani.
Al contempo, l’allora startup innovativa si è trasferita a Rovato (Brescia), iniziando a prepararsi per il go to market. Contestualmente al growth investment, Emiliano Caradonna - forte di una lunga esperienza in ambito finanziario e di business development - è diventato CEO dell’azienda, segnando una sorta di svolta per la realtà bresciana. “Il go to market – ricorda Caradonna – in realtà era ancora un po’ lontano come spesso accade per le startup. Di conseguenza l’anno seguente è entrato nella società un fondo di investimento che, grazie a un impegno economico più ‘importante’, ha permesso di strutturarci per rispondere alle esigenze del mercato con dei prodotti in grado di dimostrare la scalabilità della tecnologia”.
“Il primo settore verso il quale ci siamo indirizzati – prosegue il CEO di Qwarzo – è stato il food, in quanto l’industria del packaging alimentare doveva rispondere velocemente alle pressioni politiche e dei consumatori rispetto alla sostenibilità. Affinché una soluzione sia ottimale, infatti, deve essere implementabile su larga scala. In quest’ottica, ad esempio, in Europa ogni anno vengono consumate più di 30 miliardi di palette per girare lo zucchero nel caffè: una singola applicazione tra le tante possibili della nostra tecnologia, che implica una capacità produttiva e una scalabilità rilevanti. A cui si aggiungono oggetti di consumo quotidiano come posate, piatti e bicchieri di carta usa e getta, senza dimenticare il packaging primario, secondario e terziario per gli alimenti”.
Qualsiasi tecnologia da implementare, pertanto, deve garantire la propria scalabilità, e su questo aspetto si è concentrato il lavoro di Qwarzo dal 2020 ad oggi, dimostrando dal 2023 che le applicazioni del coating innovativo potessero essere sviluppate e prodotte in larga scala. “A questo punto abbiamo iniziato a mettere a servizio la nostra tecnologia a Brand Owner e Converter senza realizzare prodotti finiti, dedicandoci invece alla produzione del coating e allo sviluppo delle tecnologie applicative, per poi aiutare le aziende a fare il plug-in della nostra innovazione”, precisa Caradonna.
“In questo modo – prosegue il CEO di Qwarzo – permettiamo alle aziende con business model lineari di adottarne di nuovi e circolari come, ad esempio, per quelle incentrate sulla produzione di oggetti in plastica con modelli di business ‘antiquati’, che grazie alla nostra innovazione diventano automaticamente front runner di questo nuovo concept e del paradigma proprio dell’economia circolare”.
Il tutto incontrando inizialmente resistenza dalle aziende che avevano optato per soluzioni differenti (come la bioplastica) in continuità con la plastica tradizionale. “Realtà che con soluzioni di natura organica si trovavano di fronte a un problema di approccio, ovvero fare le stesse cose che facevano prima con modalità sostenibili”, evidenzia Caradonna. “Un postulato che nel lungo periodo non funziona se non si vuole cambiare radicalmente approccio – aggiunge il CEO di Qwarzo –, per essere sostenibili non è possibile prescindere dalla circolarità. Infatti, è impossibile rispondere con vecchie soluzioni a problemi sempre nuovi senza un cambio radicale di visione: noi oggi accogliamo le aziende che hanno coraggio, coraggio di innovare e rivoluzionare i propri processi produttivi.
In quest’ottica l’innovazione della PMI bresciana ha dimostrato di poter essere una soluzione ‘vincente’, poiché non stravolge le dinamiche delle aziende ma si integra nei sistemi produttivi preesistenti, con brand di caratura mondiale che stanno lavorando a nuove applicazioni del coating Qwarzo®.
Cos’è la tecnologia Qwarzo® e come si inserisce nel paradigma dell’economia circolare
Qwarzo, puntualizza Caradonna, “è un’innovazione che si differenzia dalle soluzioni organiche come le bioplastiche, partendo dalla natura. La silice è presente nelle piante e negli alberi. Noi potenziamo la quantità e le qualità per realizzare il coating che applicato sulla carta conferisce nuove funzionalità, senza incidere sulla riciclabilità dei packaging: un fattore più importante e circolare rispetto alla biodegradabilità (comunque garantita) perché l’obiettivo è che un bicchiere di carta abbia una seconda, una terza e una quarta vita. Questo è possibile grazie alla nostra innovazione che funge da barriera e che, oltre ad essere riciclabile, non contiene elementi nocivi come etilene, PE e PFAS”.
Il ruolo di Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center nella crescita di Qwarzo
Nel percorso di crescita di Qwarzo si inserisce il supporto di Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center. “Una relazione che ci ha arricchito particolarmente poiché il mondo della finanza e quello bancario impongono standard elevati sia per quanto concerne la comunicazione, sia nel modo in cui ci si approccia con il mondo esterno”, evidenzia Caradonna.
“Provenendo dallo stesso ambito, sono stato molto contento di vedere Qwarzo considerata come un’azienda presentabile in questo contesto: un fatto non banale, in quanto il mondo della finanza è altamente regolamentato, ogni parola ‘pesa’ e, di conseguenza, è necessario parlare con cognizione contrariamente a quanto accade spesso in ambito industriale”, sottolinea il CEO dell’azienda di Rovato. “Oggi – aggiunge Caradonna – abbiamo una struttura dedicata alla comunicazione che ha un riscontro importante, e questo è sicuramente dovuto al lavoro del nostro team ma anche a degli standard molto alti per far arrivare messaggi chiari ai destinatari della nostra comunicazione”.
“Grazie a Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center abbiamo partecipato a eventi nazionali e internazionali, nei quali ci siamo interfacciati con controparti di alto livello come prestigiose multinazionali che, in virtù dell’attenzione ricevuta dal Gruppo Intesa Sanpaolo, ad esempio, ci hanno consentito di interloquire più facilmente con i rispettivi Consigli d’Amministrazione. Una partnership con varie sfaccettature, che rappresenta un’ottima occasione di crescita”, sottolinea il CEO di Qwarzo.
“Attraverso la relazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center, oltre alla partecipazione a molti eventi abbiamo avuto l’opportunità di entrare a far parte della Community della Ellen MacArthur Foundation (di cui il Gruppo Intesa Sanpaolo è Partner strategico dal 2015). Una sorta di riconoscimento che abbiamo vissuto anche come una grande responsabilità, inserita nel nostro percorso verso la circolarità”. Qwarzo, infatti, fa parte del portafoglio di Business Development di Intesa Sanpaolo Innovation Center – servizio che supporta startup e PMI innovative nella ricerca di partner commerciali e investitori interessati alle innovazioni che propongono - e, oltre all’importante e prestigioso ingresso nella Community, beneficia di ampia visibilità attraverso la partecipazione a eventi nazionali e internazionali come SMAU Parigi 2024.
La strategia di comunicazione di Qwarzo: educazione, Challenge e riconoscimenti
Per quanto concerne la comunicazione - anche grazie alla relazione con Intesa Sanpaolo - dal 2023 Qwarzo ha cambiato passo. Infatti, nei primi mesi dello scorso anno Claudia Dilonardo - dopo una lunga esperienza nella comunicazione in ambito biomedicale durante la quale ha lavorato sui coating salvavita - ritenendo egualmente importante il rivestimento dalle proprietà straordinarie sviluppato della PMI bresciana, è diventata Brand Manager di Qwarzo.
“Avendo disponibilità di risorse sia in termini di strumenti che di risorse umane per ampliare la portata della mission di Qwarzo, ho realizzato come fosse necessario puntare sull’educare i destinatari della nostra strategia di comunicazione, permettendo così a Qwarzo® di distinguersi all’interno di un mercato saturo di greenwashing”, spiega Dilonardo. “Il nostro team – prosegue la Brand Manager della PMI bresciana – studia con attenzione tutto ciò che riguarda il mondo del packaging, quello della carta e, non meno importante, i regolamenti, capendo sempre più che possiamo definirci sostenibili e circolari. Questo esercizio quotidiano è facilitato dalla ricerca di concorsi e Challenge a cui partecipare affinché possano valorizzare la nostra tecnologia”.
“Un processo che si affianca a quanto offerto dal Gruppo Intesa Sanpaolo - aggiunge Dilonardo -, e che oltre a SMAU Parigi ci ha permesso di partecipare a eventi importanti come avvenuto con l’Innovation Meetup-Nuovi Materiali organizzato da Toshiba e Intesa Sanpaolo Innovation Center” nell’ambito di un ciclo di 5 incontri tra le realtà del portafoglio della società e le aziende del network di Toshiba Tec Italia.
“Contemporaneamente – sottolinea la Brand Manager di Qwarzo – cerchiamo palcoscenici di valore e partnership istituzionali che ci possano accreditare, e in questo senso siamo diventati ambasciatori degli imballaggi sostenibili per Comieco nell’ambito della Paper Week 2024, elaborando un piano editoriale volto a promuovere i temi della sostenibilità e sulla conoscenza del settore packaging”.
Qwarzo® ha ottenuto numerosi riconoscimenti, venendo eletto Prodotto Zero Waste dell’anno nel 2022 e nel 2023 da Zero Waste Italy quale riconoscimento per l’impatto sostenibile delle sue innovazioni, oltre ad aggiudicarsi il premio Best Case History da Safe for Network 2023 per le soluzioni innovative e sostenibili nel settore del packaging.
La prima metà del 2024 ha regalato altre gratificazioni importanti alla PMI innovativa bresciana. Infatti, Qwarzo ha contribuito al successo di Gondola Packaging, vincitrice dell’Innovation Award del SIGEP grazie alla prima coppetta per gelato in carta rivestita con la tecnologia Qwarzo®; si è aggiudicata il Green Product Award di Berlino nella categoria Packaging quale premio per le soluzioni di imballaggio ecologiche realizzate, e ha ricevuto una menzione speciale nella categoria Materiali Innovativi durante l'Avant-Garde Packaging Première, consolidando così il suo ruolo di leader nel settore. Infine Qwarzo è tra i finalisti per il Tocco Award nella categoria FUTURE VISIONARY MATERIAL: un riconoscimento che celebra gli innovatori di materiali all'avanguardia nella fase di R&D.
Le prospettive di Qwarzo per il futuro: nuovi brevetti e nuovi settori di applicazione del coating circolare
Passando alle prospettive future, Caradonna sottolinea come “oggi collaboriamo con moltissimi Brand Owner e Converter importanti grazie ad un approccio graduale senza forzature, anche perché il mercato si muove con i suoi tempi. Attualmente vediamo moltissime applicazioni che stanno arrivando sul mercato, con il settore del food packaging quale primo target”.
“Grazie alla presenza a SMAU Parigi, inoltre, abbiamo approcciato diversi settori che esulano da quello del food ma non sono meno importanti. Noi continuiamo a sviluppare la nostra tecnologia per altri applicativi egualmente importanti, stiamo depositando nuovi brevetti e proseguiamo nell’attività di Ricerca e Sviluppo oltre ad ampliare il team, con la consapevolezza di lavorare per cambiare il mondo, e la tranquillità sul fatto che i nostri figli ci riusciranno se continueranno a impegnarsi in questa direzione”, conclude il CEO di Qwarzo.