Startup Tales | Come WeGlad rende inclusiva e accessibile la mobilità
Fondata a Torino nel marzo 2021 da Petru Capatina e Paolo Bottiglieri, grazie ad un’app collaborativa la startup mappa barriere architettoniche e ostacoli all’aperto e nei locali aiutando le persone con disabilità e altre difficoltà a muoversi, con obiettivi importanti per un futuro sempre più inclusivo
Reshaping Humanity through inclusion, ovvero rinnovare l’umanità attraverso l’inclusione. È questa la mission di WeGlad, startup innovativa a vocazione sociale e Società Benefit (la prima ad esserlo contemporaneamente in Piemonte e terza in Italia) verticale in diversity & inclusion fondata a Torino nel marzo 2021 da Petru Capatina e Paolo Bottiglieri.
Sfruttando la tecnologia, grazie all’omonima app collaborativa ispirata a Waze, la giovane realtà torinese aiuta le persone con difficoltà e disabilità motorie a muoversi autonomamente nelle città e nei locali, mappando barriere architettoniche e ostacoli per poi rendere disponibili i dati raccolti anche per la Pubblica Amministrazione. Un processo che coinvolge utenti, aziende, istituzioni e stakeholders, con l’obiettivo di semplificare la mobilità per tutti e proiettare l’umanità verso un futuro sempre più inclusivo e accessibile.
Le origini di WeGlad
Moldavo classe 1996 trasferitosi in Italia nel 2006, in terza liceo, per contribuire alle finanze familiari Capatina inizia a lavorare in ambito circense: “Quando il circo è arrivato a Torino, dopo un colloquio ‘stravagante’ durante uno spettacolo sono stato preso occupandomi della vendita di fotografie”.
Nonostante le trasferte in Italia e all’estero, Petru coniuga studio e lavoro con grande abnegazione e, dopo il diploma, si iscrive al corso di laurea in Economia Aziendale focalizzato sull’innovazione all’Università degli studi di Torino - dove conosce Paolo Bottiglieri - con l’obiettivo di entrare nel mondo delle consulenze manageriali.
Durante il primo anno di corso Capatina raggiunge l’ambito professionale con uno stage a Varsavia, e una volta rientrato in Italia si occupa di diversi progetti nel mondo Corporate mantenendo i rapporti con il circo, per cui forma squadre di vendita composte da altri studenti in cerca di opportunità per viaggiare e guadagnare.
Nell’ultimo anno di università la crescente passione per la tecnologia esponenziale - in grado di risolvere problemi complessi rapidamente – cambia le ambizioni professionali: “Studiandola, ho deciso di diventare imprenditore sfruttando la tecnologia e la sua rapidità di espansione per generare impatto sociale e fare del bene, con Paolo a ‘sposare’ la mia scelta”, racconta Capatina.
La volontà di utilizzare la tecnologia per aiutare le persone con difficoltà e disabilità trova origine nelle esperienze personali dei co-founder di WeGlad. Dopo essere stato investito da una macchina mentre era in bici, infatti, Capatina ha dovuto reimparare a camminare, diventando poi caregiver di un amico acrobata vittima di un infortunio e costretto a muoversi con una sedia a rotelle. Bottiglieri, invece, aveva un nonno con piede diabetico successivamente amputato, di cui era a sua volta caregiver.
Conclusi gli studi, pertanto, i due decidono di affrontare il problema e, insieme ad altri tre soci, avviano un progetto che combina innovazione tecnologica e impegno sociale fondando una società focalizzata sul turismo accessibile, liquidata dopo11 mesi. “Grande entusiasmo, un investitore trovato subito, ma enormi difficoltà nell’andare avanti complice la nostra inesperienza, la complessità nel reperire moli enormi di dati delle strutture in giro per il mondo, e soprattutto l’aver anteposto il turismo alla mobilità quotidiana”, ricorda Capatina.
Il percorso con Techstars e la nascita di WeGlad
“L’intenzione – chiarisce Petru – era ripartire per risolvere un problema vero con un mercato ‘grande’. Esaurite tutte le risorse economiche e senza aver costituito una nuova società, abbiamo comunque deciso di candidarci per la prima edizione di a Torino: il programma di accelerazione – promosso da Intesa Sanpaolo Innovation Center - che stimo di più al mondo”.
La partecipazione a Techstars segna una svolta, fornendo a Capatina e Bottiglieri gli strumenti per ripartire, impostare il business e pianificare la scalata poggiando su basi questa volta solide. Anche perché, ricorda Petru, “siamo riusciti ad ottenere il supporto e l’aiuto di numerosi mentor rispetto agli standard, e alcuni di loro hanno poi investito nel nostro progetto”.
Terminato il percorso, Capatina e Bottiglieri a inizio marzo 2021 fondano WeGlad (Welcome Gladiators), dove i gladiatori sono tutte le persone che combattono “nell'Arena della Vita” contro la propria volontà, affrontando ostacoli che non hanno scelto per conquistare autonomia e libertà di movimento.
“Siamo ripartiti con centinaia di ore in interviste a persone con disabilità e difficoltà diverse, per capire come vivevano, come si muovevano, che problemi incontravano, dedicandoci inoltre all’ascolto nonché all’analisi delle realtà che prima di noi avevano proposto soluzioni simili fallendo”, puntualizza Petru.
I riscontri sono subito positivi, e a soli cinque mesi dalla fondazione la startup riceve il Premio Nazionale dell’Economia Civile. “Un traguardo impensabile poiché convinti di essere ‘sbagliati” dopo il fallimento della prima iniziativa. Invece siamo ripartiti subito e, nonostante le difficoltà economiche, lo abbiamo fatto con ritrovata energia”, evidenzia il co-founder di WeGlad
“Poco prima - ricorda Capatina - ho conosciuto Riccardo Taverna, grande manager con molte esperienze nel mondo della corporate reputation nonché appassionato ai temi della sostenibilità da tempo”. Taverna stava concludendo la propria carriera, convivendo con una malattia neurologica degenerativa del sistema immunitario, a cui si era aggiunta la diagnosi di Parkinson seguita da un infarto.
“Siamo riusciti a convincerlo ed entusiasmarlo con il nostro progetto, così è ‘tornato in gioco’ entrando nel team esecutivo di WeGlad. Stante il grande impegno profuso per aiutarci, abbiamo deciso di nominare Riccardo Presidente della società, aggiungendo alla nostra realtà un bagaglio di competenze importante”, sottolinea Peteu.
Come funziona WeGlad, l’app che mappa ostacoli e barriere architettoniche per proporre percorsi e locali accessibili
Il primo “prodotto” proposto dalla startup torinese incubata in I3P è un’app collaborativa aperta a tutti e sorretta da una Community. Una sorta di Waze, con la differenza che “noi abbiamo vocazione sociale. Creata la prima versione dell’app, invero molto basica, stanti i riscontri positivi dopo diversi tentativi abbiamo realizzato una versione ben bilanciata e meno complessa, creando al contempo il processo di mappatura”, chiarisce Capatina.
WeGlad, infatti, consente a tutti di taggare barriere architettoniche e altri ostacoli presenti nell’applicazione come buche, gradini e marciapiedi, geolocalizzarli e fotografarli, con i dati sull’accessibilità inseriti dagli utenti che offrono informazioni oggettive, trasparenti e attuali in quanto aggiornabili. In quest’ottica la startup inventa il format Mappathon. “Un social game – organizzato anche con enti pubblici, Comuni, aziende e altre realtà - nel quale i partecipanti vanno a caccia di barriere e ostacoli per vincere dei premi in base ai punti ottenuti, imparando anche ad essere più inclusivi e ad aiutare il prossimo”, spiega il CEO della startup torinese.
Raccolti abbastanza dati, WeGlad permetterà per la prima volta al mondo di selezionare punto di partenza e destinazione indicando in modo personalizzato quali ostacoli evitare a seconda delle disabilità dell’utente, restituendo l’itinerario ‘migliore’ in base ai parametri inseriti. Infine, la Community su cui si basa l’app permette agli utenti di interagire e confrontarsi su percorsi “accessibili”, condividere esperienze e affrontare diversi argomenti nelle stanze dedicate.
Un modello di successo, con i co-founder di WeGlad inseriti tra i 100 Under 30 di Forbes nella categoria Social Impact nel 2022, e Capatina considerato dal network globale Nova e dalla business school Bocconi tra i 10 talenti under 35 più promettenti nell’ambito Social Impact, nonché nominato ad honorem Millennial dell’anno nell’ambito del MyLLENNIUM Award 2023: solo alcuni dei tanti Premi e riconoscimenti ottenuti in soli tre anni.
Il progetto “REACT – Retail Accessibile e Trasparente”
“Dovendo sostenere costi per mantenere in vita l’app WeGlad - spiega Capatina - abbiamo elaborato vari modelli di business senza monetizzare sugli utenti. Dopo un brainstorming ‘intenso’ nel quale abbiamo valutato varie opzioni, ci siamo concentrati sul retail poiché i retailers come GDO, brand di moda e banche solitamente hanno tanti punti vendita in tutto il mondo”.
“Abbiamo immediatamente colto la necessità di offrire un servizio qualitativamente superiore poiché collegato alla brand identity – aggiunge il CEO di WeGlad –, e la value proposition si è ampliata includendo problematiche come, ad esempio, le disabilità sensoriali e le difficoltà collegate alla genitorialità, ai disturbi alimentari, alle neurodivergenze e al pet friendly.”.
Un mercato di grandi dimensioni che, evidenzia il CEO di WeGlad, “ci ha portati a proporre alle imprese di aiutarle nella mappatura di tutti i punti vendita”. “Su 700 aziende analizzate - prosegue- solo l’1% ha dati di accessibilità, peraltro basici. Con le nostre competenze e la nostra soluzione tecnologica abbiamo quindi creato un altro prodotto, ovvero una web app ‘enterprise’ battezzata REACT (Retail Accessibile e Trasparente), attraverso cui interagiamo con le Corporate per mappare le loro filiali, affinché mettano a disposizione i dati di accessibilità direttamente sui rispettivi asset digitali”.
La collaborazione con Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center
Dopo il primo contatto con Intesa Sanpaolo Innovation Center in occasione della partecipazione a Techstars, WeGlad ha collaborato con la Società nel progetto “oltre le barriere” durante il quale, spiega Petru, “con la community abbiamo mappato tutto ciò che circonda il Grattacielo Intesa Sanpaolo a Torino per creare dati di accessibilità”.
La startup si è candidata con successo per partecipare all’acceleratore Arieli Capital di Tel Aviv, di cui Intesa Sanpaolo Innovation Center è partner. “Per noi è stata una grande gioia in quanto la nostra ‘musa ispiratrice’ è Waze, nata proprio in Israele”, sottolinea il CEO di WeGlad, anche se il programma ovviamente non si svolgerà finché la situazione nel Paese si sarà “normalizzata”.
Guardando al futuro, la realtà torinese punta a mappare tutte le filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo. “Stiamo discutendo per capire come farlo, la speranza è riuscirci perché da un lato l’attenzione della Banca per l’inclusione sociale è un tratto distintivo; dall’altro poiché è una delle istituzioni italiane più rilevanti in Europa e, supportandoci, si proporrebbe anche come esempio non solo nel mondo bancario, riaffermando come l’accessibilità sia fondamentale”, sottolinea Capatina.
L’accelerazione nella Silicon Valley e le prospettive di WeGlad
WeGlad nel 2023 è stata anche selezionata da Alchemist, ovvero uno dei migliori e più prestigiosi programmi di accelerazione B2B della Silicon Valley. Un percorso che ha aperto prospettive di crescita in Nord America e, soprattutto in Canada, che saranno esplorate dopo aver messo a punto e testato il nuovo business model in Italia per prepararsi adeguatamente alla nuova sfida.
Inoltre, seguendo quanto previsto dai nuovi European Sustainability Reporting Standards che puntano ad aumentare la trasparenza e ridurre la discriminazione verso gli end users, i dati di accessibilità sono sempre più importanti e presto obbligatori per le grandi aziende. In Italia, nel 1986 è stato introdotto l’obbligo per i Comuni di elaborare dei PEBA (Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche) con un’apposita legge, ma pochissimi lo hanno fatto. Il PNRR include risorse dedicate a cui si può accedere solo avendo predisposto un PEBA, e WeGlad può essere uno strumento utile anche per questo scopo.
Relativamente agli aspetti tecnologici, la realtà torinese si sta avvicinando al mondo dell’intelligenza artificiale e dei Digital twins, dopo aver già integrato nella nuova app un tool basato sull’AI che comunica i dati di accessibilità attraverso sintesi vocale e consente agli utenti di interagire con la mappa utilizzando comandi vocali in linguaggio naturale.
A breve sarà disponibile una versione aggiornata e più user-friendly dell’app WeGlad, con la startup che sta sviluppando anche un modello simile a REACT “per edifici complessi come stadi, centri commerciali, autodromi e cinema, che consentirà di navigare tra i tag di accessibilità in 3D con dei virtual tour”, conclude Capatina.