Startup Tales | Come M2TEST rivoluziona prevenzione e diagnosi dell’osteoporosi
La realtà co-fondata dalla Professoressa Francesca Cosmi e dalla Dottoressa Alessandra Nicolosi, con l’innovativo BES TEST valuta la qualità della struttura interna delle ossa prevedendo il rischio di fratture e osteoporosi
Una metodologia innovativa “made in Italy” brevettata che permette non solo di diagnosticare l’osteoporosi, ma anche di individuare i soggetti a rischio frattura causa fragilità ossea e calibrare di conseguenza le terapie. Questo è il BES TEST (acronimo di Bone Elastic Structure Test), prima soluzione al mondo di questo tipo realizzata dalla startup M2TEST co-fondata dalla Professoressa Francesca Cosmi e dalla Dottoressa Alessandra Nicolosi.
Una startup “al femminile” attiva in ambito STEM con un'altra peculiarità: la Professoressa Cosmi - laureata in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Milano e docente di Ingegneria all’Università di Trieste con collaborazioni prestigiose nella sua carriera tra cui MITI Tsukuba (Giappone), NASA JPL-CalTech e Università della California a Berkeley (USA) - è la madre di Alessandra Nicolosi, laureata a sua volta in Farmacia e Tecniche Erboristiche presso l’Università di Trieste nonché CEO di M2TEST.
“M2TEST è stata fondata nel 2016 grazie a Innovation Factory, acceleratore presente nell’area Science Park: consorzio scientifico tra i più importanti in Italia con sede a Trieste. Dopo aver vinto un bando abbiamo avuto la possibilità di costituire la società”, racconta Alessandra Nicolosi.
Bando a cui hanno partecipato con il BES TEST, frutto di 20 anni di lavoro della Professoressa Cosmi: un progetto di ricerca sviluppato all’interno del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università degli studi di Trieste, da cui è poi nata come spin off accademico la startup.
Cos’è e come funziona il BES TEST
Attualmente il gold standard per la diagnosi dell’osteoporosi è la densitometria ossea (MOC). “La MOC è nota per avere dei limiti - spiega la Dott.ssa Nicolosi -, infatti può non valutare correttamente il rischio frattura di chi vi si sottopone, fino al 50% dei casi”. Problema che nasce da una questione fisica su cui si basa la densitometria ossea, che individua quanto minerale è presente nelle ossa, ma non è in grado di cogliere la struttura interna.
“Il ponte di Genova era in cemento, quindi ad alta densità, e bastava un buco per far crollare tutto. In Giappone i ponti sono realizzati con canne di bambù a bassa densità ma elastiche - spiega con un esempio concreto la CEO di M2TEST -, posizionate in modo tale da reggere i carichi affinché il ponte non crolli nonostante i terremoti”.
“Il BES TEST - evidenzia la Dott.ssa Nicolosi - è proprio questo: mentre la densitometria legge soltanto la densità dell’osso, la nostra soluzione va a vedere come è strutturato all’interno e valuta la fragilità e la resistenza anche prima che insorgano problemi”.
Un’innovazione complementare alla MOC, che copre la predetta lacuna offrendo contestualmente altri vantaggi: in primis la possibilità di sottoporvisi a qualsiasi età, in secondo luogo il fatto che il test può essere ripetuto ogni 4-6 mesi contrariamente ai 2 anni della densitometria ossea.
Il funzionamento del BES TEST - erogato in modalità Software as a Service - è tanto semplice quanto rivoluzionario: “Un software in grado di fare un’analisi ingegneristica partendo da una radiografia del paziente. I nostri clienti - aggiunge Alessandra Nicolosi - sono medici privati, cliniche e ospedali. Inoltre, i risultati sono disponibili in tempi strettissimi grazie all’algoritmo proprietario che analizza virtualmente la risposta elastica dell’osso della paziente attraverso simulazioni, creato e scritto dalla Prof.ssa Cosmi: “Da ingegnere non voglio che le cose si fratturino, che esse siano ossa o parti meccaniche. Come facciamo di solito noi ingegneri per determinare la resistenza? O prendiamo il materiale oggetto di studio e lo sottoponiamo a una prova di carico finché non si frattura, oppure creiamo simulazioni al computer, come con il BES TEST”.
M2TEST: le origini di una startup nata “in famiglia”
Quando nel 2016 è stato pubblicato il bando, “mi stavo laureando in Farmacia. Mia madre mi chiama nel suo ufficio dicendo: ‘è uscito un bando di Innovation Factory, se vuoi lo facciamo insieme’. Ho risposto immediatamente proviamoci, senza pensare che avrebbe cambiato la mia vita”, ricorda Alessandra Nicolosi.
Vinto il bando e costituita la startup, la Professoressa Cosmi “si è occupata prevalentemente della parte scientifica in quanto ideatrice del BES TEST, mentre io dovevo gestire l’impresa e, onestamente, non sapevo bene come fare”, ammette la CEO di M2TEST. I primi passi della startup sono stati conseguentemente “lenti”, sia per le lacune in ambito gestionale che per la parte di brevettazione della tecnologia innovativa, da affrontare per step.
“Oggi il trasferimento tecnologico è stato completato e anche l’azienda è cresciuta, con la svolta nel 2019 quando abbiamo vinto la selezione per il famoso programma di accelerazione Skydeck alla Berkeley University - sottolinea la Dott.ssa Nicolosi -. Abbiamo partecipato al GIP Program e io sono stata sei mesi negli Stati Uniti, nel cuore dell’innovazione, tornando con lo shift mentale: ero diventata una vera e propria imprenditrice”.
La crescita di M2TEST, tra imprevisti e nuove opportunità
Concluso il percorso di accelerazione, “nel 2019 l’obiettivo era andare in America, anche perché c’erano già investitori interessati, che tuttavia investono esclusivamente in startup con sede negli USA”, chiarisce la Dott.ssa Nicolosi -. L’idea era tornare quindi oltreoceano con l’iter di approvazione del BES TEST presso la FDA (Food & Drug Administration) già avviato per due motivi: i contatti con gli investitori e la ‘forza’ del MedTech negli Stati Uniti”. Con la pandemia da Covid-19 i programmi cambiano, ma “invece di fermarci abbiamo deciso di concentraci sull’ingresso nelle linee guida ministeriali, anche perché dal 2019 la Professoressa Cosmi era entrata in contatto con i maggiori esponenti medici nelle malattie del metabolismo osseo, subito interessatissimi al BES TEST”, spiega Alessandra Nicolosi. La tecnologia - coperta da 3 brevetti oltre al marchio CE come dispositivo medico registrato presso il Ministero della Salute e diverse certificazioni - con l’ingresso nelle linee guida ministeriali diventerà una prestazione erogabile anche dalle strutture pubbliche, uscendo dal privato. Ingresso non ancora avvenuto per via di un iter già lungo che sconta ulteriori ritardi causati dalla pandemia. Nonostante gli imprevisti, “nel 2021 abbiamo fatto il nostro primo fundraising - ricorda Alessandra Nicolosi -. Nel frattempo la platea di pazienti è aumentata e ad oggi siamo arrivati a 12.000 persone di ambo i sessi che si sono sottoposte al BES TEST. Abbiamo 16 centri polispecialistici che effettuano mensilmente il BES TEST, richiestissimo da tutta Italia”. “Ora siamo nuovamente in fundraising con l’obiettivo di raccogliere un milione e mezzo di euro”, aggiunge la CEO di M2TEST.
Da B-Heroes a Up2Stars fino alla ELITE Lounge: il percorso con Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center di M2TEST
M2TEST, selezionata tra le 16 finaliste della quarta edizione di B-Heroes (business talent dedicato all’innovazione realizzato con la collaborazione di Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center), ha partecipato ad Up2Stars nella categoria MedTech/Healtcare.
“Sono sempre molto attenta alle nuove opportunità - chiarisce la CEO di M2TEST - e quando esce un bando interessante partecipo, inoltre punto a introdurre il BES TEST nel welfare aziendale”. “Innanzitutto di Up2Stars mi è piaciuto il fatto che alla presentazione ci fossero persone attive in questo ambito, con un programma conseguentemente più settoriale”, sottolinea Alessandra Nicolosi.
“Inoltre Up2Stars - nato dalla collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center – è supportato da Gellify, piattaforma di innovazione che gode di grande considerazione”, sottolinea la CEO di M2TEST.
“Uno dei nostri problemi - aggiunge la Dott.ssa Nicolosi - è sempre stato aggredire il mercato senza perdere risorse, e grazie al percorso abbiamo trovato una soluzione. La richiesta per il BES TEST è enorme, così abbiamo creato delle liste d’attesa organizzando giornate di screening in centri medici. Soluzione che funziona e ha dato una spinta importante al business”.
Dopo il pitch del Demo Day “siamo stati contattati da diverse aziende per la distribuzione della nostra innovazione. In passato avevamo avuto esperienze negative con informatori farmaceutici - spiega Alessandra Nicolosi -, invece grazie a Up2Stars abbiamo stretto un accordo con Croma Gio.Batta SrL che da settembre 2023 distribuirà il BES TEST”.
Entrata nella ELITE Lounge di Intesa Sanpaolo organizzata in collaborazione con ELITE - ecosistema di Euronext che ha come obiettivo individuare realtà imprenditoriali italiane e prepararle ad affrontare le sfide per la crescita con un set di servizi a supporto del business - M2TEST ha concluso la prima parte del percorso che ripartirà dopo la pausa estiva. Esperienza utile per lavorare sugli aspetti gestionali di una startup nata come attività familiare con annesse difficoltà, che “ci sta offrendo strumenti per costruire la struttura aziendale e capire come lavorare al meglio stante l’ingresso di personale esterno e investitori nella società”, puntualizza la CEO di M2TEST.
Guardando al futuro, uno degli obiettivi della startup è far entrare il BES TEST nel welfare aziendale del Gruppo Intesa Sanpaolo, oltre a puntare al mercato americano e a quello europeo. Per garantire un’ampia diffusione del BES TEST, l’intenzione è finalizzare la exit in quanto “siamo consapevoli di come una soluzione che riesce a cambiare così tanto, debba essere portata sul mercato da un'azienda già sviluppata”, conclude la Dott.ssa Nicolosi.
Photo credit: M2Test