Startup Tales | bitCorp, la cybersicurezza innovativa “made in Italy”
Co-fondata da Gianluca Tirozzi e Christian Persurich, esperti in human Intelligence e lotta al terrorismo con una lunga militanza nei ROS, dei Carabinieri, la startup fornisce tecnologie sviluppate “in house” e brevettate per imprese e Governi
Nella trasformazione digitale in atto, che implica l’adozione di tecnologie ICT innovative come cloud computing, IoT (Internet of Things) e Big Data, aziende e Istituzioni devono fronteggiare quotidianamente attacchi informatici di vario tipo. In quest’ottica la startup milanese bitCorp, co-fondata da Gianluca Tirozzi e Christian Persurich, offre soluzioni innovative sviluppate “in house” e brevettate per contrastarli affrontando nelle attività di Ricerca i principali e più attuali paradigmi dell’informatica: AI, Blockchain, quantum computing e virtualizzazione.
I co-founder dopo una considerevole esperienza militare decidono di dedicarsi alla ricerca scientifica (Persurich presso l’Università Cattolica di Milano e Tirozzi presso lo IESE business school dell’Università di Navarra) lasciando il cosiddetto “posto fisso”.
Tirozzi, infatti, è stato a lungo impegnato nel contrasto al terrorismo jihadista, è profondo conoscitore delle culture pan-islamiche e della lingua araba e ha conseguito un PhD alla Sapienza di Roma in scienze sociali applicate nel 2019. Persurich, invece, si è occupato di terrorismo interno lavorando anche nella sezione omicidi del Nucleo Investigativo di Milano, e ha conseguito un PhD in criminologia all’Università Cattolica. Tratto comune? Una solida esperienza nelle attività investigative complesse.
Quasi casualmente i due entrano in contatto con Gabriele Edmondo Pecoraro, Ingegnere elettronico laureato anche in filosofia ed esperto di cybersecurity con trascorsi in ambito aerospaziale, con cui avviano un’iniziativa imprenditoriale costituendo nel 2018 bitCorp della quale diventa il primo dipendente (oggi CIO e responsabile della Ricerca).
La startup inizia a fatturare immediatamente lavorando per le principali Procure della Repubblica Nazionali, fornendo supporto tecnologico a indagini di alto profilo anche fuori dai confini nazionali. Nel primo anno di attività, bitCorp “cresce e si struttura” con finanziamenti a fondo perduto del Comune di Milano, della Regione Lombardia e di Invitalia “facendo i conti con la complessità del sistema dei pagamenti dello Stato”, spiega Tirozzi.
Nel cercare un partner bancario attento all’innovazione, bitCorp si rivolge a Intesa Sanpaolo ricevendo immediatamente supporto concreto. La startup - che nel frattempo ha raggiunto una convenzione con il Politecnico di Milano per ospitare tirocinanti assumendo quelli più talentuosi - si trova così davanti a un bivio: sviluppare un prodotto innovativo che risponda alle necessità della cyberintelligence (nell’ambito dell’attacco) o della cybersecurity (puntando sulla difesa).
L’opzione scelta è la seconda, e al terzo anno di attività l’obiettivo diventa fatturare il 20% dallo Stato (cyberintelligence) e l’80% dalle Corporate “sviluppando un prodotto scalabile da presentare in diverse challenge per rispondere a un bisogno crescente dell’intera società”, sottolinea Tirozzi.
Le tecnologie di bitCorp: da ZADIG al TEP
Parte così lo sviluppo del primo Intrusion Detection Prevention System (IDPS) interamente italiano, ribattezzato ZADIG in omaggio a quello che è considerato il primo investigatore moderno letterario - nato dalla penna di Voltaire - poiché ha applicato il metodo deduttivo in un’indagine così come l’AI di bitCorp fa nella ricerca di cyberanomalie e minacce.
La tecnologia - una piattaforma modulare basata su modelli di AI realizzati “in-house” disponibile anche in modalità Software as a Service - “è capace di riconoscere le minacce sia sul network che sui device e i client collegati alla rete che andiamo a proteggere. Questo avviene sia su base signature, quindi attingendo alle minacce note che sono inserite alimentando più database dedicati, che su base behavioural per quelle non note”, chiarisce Tirozzi.
ZADIG XDR è la versione più performante e completa dell’Intrusion Detection Prevention System (IDPS) di bitCorp: un’Intelligent Threat Detector (ITD) animato da modelli propri di Intelligenza Artificiale (EDR) che si rivolge alle large enterprises che necessitano dei massimi livelli di sicurezza sfruttando un sistema di monitoraggio intelligente nonché integrabile con qualsiasi altra soluzione già implementata.
Le capacità di analisi, calcolo e dominio su network ed endpoint, abilitano una funzione Forensic, utile nella ricostruzione di eventi dannosi individuando responsabilità interne ed esterne all’infrastruttura monitorata.
Inoltre, BitCorp propone un’alternativa sicura a Google Analytics con ZADIG Analytics, capace di salvaguardare i dati, mentre il prodotto più rivoluzionario è ZADIG SMART, che consente di estendere le funzionalità IDS/IPS ed elevare il livello di sicurezza informatica anche per realtà imprenditoriali prive di risorse IT interne con un dispositivo plug and play di facile installazione. Un’innovazione architetturale che si rivolge alle aziende di ogni dimensione, con livelli di performance differenti a seconda delle necessità specifiche.
“Nell’attività di ricerca sempre molto intensa che conduciamo, abbiamo sviluppato e brevettato diverse soluzioni per la sicurezza relative a network e telecomunicazioni - aggiunge Tirozzi. Quella che ci sta più a cuore è il Transport Encripted Protocol: un protocollo per le comunicazioni sicure che applica il paradigma della blockchain alle telecomunicazioni”.
La tecnologia brevettata ha vinto il Premio Internazionale Bold Award 2022 nella categoria cybersecurity, oltre a “ricevere attenzioni dello Stato Maggiore della Difesa sempre in cerca di innovazioni e sicurezza relativamente ai sistemi di comando e controllo militari, testimoniando come la direzione intrapresa sia quella giusta” puntualizza Tirozzi.
La prima Proof of Concept (POC) del TEP condotta con successo sarà presentata alla World Conference On Computer And Information Technology 2023 di Berlino. “Per la cybersicurezza non è sufficiente la tecnologia, ma c’è bisogno di un approccio olistico che lo affianchi- aggiunge Tirozzi. Formazione, presente anche tra i prodotti di bitCorp con un video corso, che è un altro aspetto del nostro business”.
BitCorp, Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center: Up2Stars, Elite Lounge e non solo
La startup milanese, dopo aver partecipato nella categoria Digital-Industry 4.0 a Up2Stars - programma di valorizzazione nato dalla collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center con il supporto della piattaforma di innovazione Gellify - è entrata nella ELITE Lounge di Intesa Sanpaolo, realizzata insieme a ELITE.
Ovvero l’ecosistema di Euronext che aiuta startup e PMI a crescere e ad accedere ai mercati dei capitali privati e pubblici, con l’obiettivo finale di individuare le realtà imprenditoriali italiane più promettenti per prepararle ad affrontare le sfide insite nella crescita attraverso un set di servizi a supporto del business.
Un percorso che ha permesso a bitCorp di presentarsi al circuito dei Venture Capital (con diverse offerte sul tavolo), oltre a partecipare proprio grazie a Intesa Sanpaolo Innovation Center all’edizione 2023 di SMAU San Francisco decidendo di presentare l’application per 500 Global: il più grande Fondo deep tech nordamericano con una dotazione di 280 miliardi di dollari.
Un altro obiettivo di bitCorp è fare una POC del TEP con il Gruppo Intesa Sanpaolo, in quanto “ci consentirebbe di ripagare il supporto ricevuto, nonché comunicare e fare marketing di questa esperienza per aprirci a soggetti ancora più grandi dei principali clienti attuali” come Samag Holding (contratto siglato anche grazie alla risonanza avuta dopo Up2Stars). In questo senso, altre interlocuzioni sono in dirittura d’arrivo per chiudere nuovi contratti oltre a quelli già in essere e al lavoro “dietro le quinte” per lo Stato.
Progetti e ambizioni: il futuro di bitCorp
La startup - che non ha chiuso round di investimento per scelta - grazie a ELITE Lounge sta valutando anche la quotazione in Borsa insieme a Euronext, partendo da un’operazione prodromica con Mamacrowd (principale piattaforma italiana per investimenti in equity crowdfunding) per individuare la soluzione migliore.
“Abbiamo grande riconoscenza per Intesa Sanpaolo, che oltre a credere in noi con Up2Stars ci ha consentito di ottimizzare la presentazione del nostro prodotto, supportandoci a 360° dai dettagli ad aspetti relativi a governance e marketing permettendoci con dritte e consigli di navigare serenamente in un mare altrimenti burrascoso”, evidenzia Tirozzi.
Aggiungendo come, oltre alla crescita del business, uno dei momenti di trasformazione è stato creare un Consiglio d’Amministrazione nel quale ricopre la carica di presidente, con Christian Persurich Amministratore Delegato. Anche perché, dopo aver chiuso il 2022 con un Ebit di 730.000 euro su 1,2 milioni di fatturato, contando sull’importante supporto di Intesa Sanpaolo Innovation Center (commerciale e tecnologico) che ha “offerto consulenze fondamentali per il business - ricorda Tirozzi - in un fitto e continuo scambio andando oltre agli aspetti economici”, la startup tricolore ha ambizioni importanti.
L’intenzione, infatti, è fare di bitCorp (che bel 2024 diventerà PMI innovativa) una Holding che si occuperà solo di ricerca a cui faranno capo tre startup innovative: ZADIG S.r.L nell’ambito della cybersecurity, Edera S.r.L attiva nella cyberintelligence e TEP S.r.L, deputata alle telecomunicazioni attraverso il brevetto del protocollo TEP. Un progetto già ambizioso, che lo è ancor di più poiché l’obiettivo ultimo è fare di bitCorp un vero e proprio incubatore di startup.
Photo credit: bitCorp